È pronto il motore di una nuova cella fotovoltaica, detta pancromatica, perchè capace di assorbire non solo tutte le lunghezze d'onda della luce visibile, ma anche quelle dell' infrarosso. Ora l'attenzione è rivolta alla progettazione della scocca e dell'aerodinamica. Tale cella è costruita con composti organici di sintesi (coloranti denominati squaraìne) ed avrà il pregio di essere a basso costo, perché realizzabile con un processo simile alla verniciatura, e rispettosa dell'ambiente, perché le squaraìne non sono tossiche. Il nuovo materiale è nato dalla collaborazione del gruppo di ricercatori del Dipartimento di scienza dei materiali dell'Università di Milano-Bicocca guidato da Giorgio Pagani con la Northwestern university di Evanston (Illinois) e con un partner industriale che, per il momento, desidera rimanere in incognito.
Il principio di funzionamento di queste celle è il seguente: se una molecola organica assorbe energia sotto forma di luce in presenza di un'altra molecola ben precisa (partner), la prima non è più in grado di trattenere alcuni suoi elettroni che si mettono a migrare verso gli elettrodi della cella quando vi si applichi una tensione. La migrazione degli elettroni costituisce una corrente elettrica.
A fronte di un'efficienza non proprio elevata, pari al 7% nei prototipi, le celle di questo tipo presentano due grandi vantaggi rispetto a consimili dispositivi fotovoltaici al silicio, con cui non si pongono in competizione, ma piuttosto in sinergia per far fronte all'emergenza petrolio – spiega Pagani –. Il primo vantaggio sta nel costo assai modesto, che si può ipotizzare fino a 50 volte inferiore perché il processo di produzione sarà simile alla stampa di un quotidiano: al posto della carta sulle rotative scorrerà la pellicola. Il secondo vantaggio: i produttori non avranno il problema dell'approvvigionamento del materiale (problema, invece, prevedibile per chi produce celle al silicio dato che questo semiconduttore sarà sempre più richiesto sul mercato).
martedì 13 novembre 2007
Celle fotovoltaiche a basso costo diventano realtà
Pubblicato da pietro alle 06:38
Etichette: Tecnologia/Rete
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