mercoledì 31 ottobre 2007

Nasce StreamIT


L'11 ottobre nasce una nuova tv on-line, StreamIT, che trasmette i propri contenuti in streaming gratuitamente e senza bisogno di scaricare alcun programma. Attualmente, essa offre 5 categorie tematiche (musica, entertainment, social, sport ed animazione) ognuna con diversi canali. Basta avere un computer ed una connessione a banda larga per potervi accedere; anche i possessori di Playstation 3 e Nintendo Wii possono vedere StreamIT sulle loro console di gioco.

martedì 30 ottobre 2007

La FIAT aumenta la retribuzione dei dipendenti



La FIAT, con un iniziativa del tutto spontanea, ha aumentato nei scorsi giorni la retribuzione dei propri operai di 30 euro. Questa azione fa pensare ad una accelerazione del rinnovo del contratto dei metalmeccanici, anche se la contrattazione appare ancora molto difficile. Infatti, non tutte le aziende italiane metalmeccaniche godono delle stesse performance che ha registrato la Fiat negli ultimi mesi ed il rinnovo dei contratti nazionali dovrà tenere in considerazione anche di ciò. Infatti, la competitività dell'industria italiana si difende anche con contratti nazionali che siano contenuti sul fronte del costo lavoro. Allo stesso tempo i sindacati non possono non tenere in considerazione il caro vita che sta impoverendo le famiglie italiane, che con un' entrata di mille euro al mese fanno fatica ad arrivare a fine mese.

lunedì 29 ottobre 2007

Farmacisti non titolari in sciopero


Il 25 ottobre i farmacisti non titolari (ben 40 mila lavoratori dipendenti) hanno scioperato , organizzando anche un sit in davanti la sede romana della Federfarma (sindacato che rappresenta le circa 16 mila farmacie private). La manifestazione è stata organizzata dai sindacati di categoria, ovvero Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e UilTucs-Uil, ed è stata sostenuta dal Movimento nazionale liberi farmacisti. Al sit in hanno partecipato alcune decine di manifestanti.
Il motivo della protesta riguarda il rinnovo del contratto nazionale, scaduto ormai da 22 mesi; a ciò si aggiungono le pesanti richieste della Federfarma, che ha proposto una maggiore flessibilità di orario, fino a 50 ore settimanali, e ridicoli aumenti di 140 euro lordi complessivi in 4 anni. Il tutto sembra assurdo considerando la retribuzione percepita dai farmacisti dipendenti, che si aggira a circa 1200 euro mensili.
Il ritardo nella firma del contratto ha, inoltre, ulteriori ripercussioni negative sui lavoratori; infatti essi sono impossibilitati a scegliere la propria pensione integrativa di categoria in quanto non esiste nessun accordo a riguardo. Federfarma, infatti, vorrebbe introdurre l' Ente previdenziale di categoria (l' ENPAF, non ancora autorizzato) tra quelli legittimati a raccogliere i contributi, mentre i sindacati vorrebbero limitare la scelta al solo Previprof (il fondo pensione complementare per i dipendenti degli studi professionali).

venerdì 26 ottobre 2007

La legge Levi - Prodi è tramontata

L'idea che con una legge si volesse improvvisamente assimilare obbligatoriamente chi scrive un blog a un editore è tramontata. Persino il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha affermato che non solo non era un'idea giusta, ma non era neppure un'idea applicabile: e non a caso ne ha parlato anche sul suo blog. Superata questa tempesta, resta il fatto che molti ritengono che sia necessario comunque chiarire quali sono le responsabilità dei blogger.Il tema, a quanto pare, è la diffamazione. Chi scrive sul suo blog una frase che ferisce l'onore di un'altra persona commette diffamazione e non occorre una nuova legge per poter affermare questo. In ogni caso, l'idea che i blogger siano responsabili di quello che scrivono non è certo una limitazione della libertà di espressione. Pericolo scampato.

giovedì 25 ottobre 2007

Ogm, sì della Commissione Ue a mais e barbabietola biotech


La Commissione europea ha dato il via libera definitivo al commercio del mais transgenico 59122, chiamato anche Herculex Rw, su cui i 27 Stati membri non sono riusciti ad avere né una maggioranza a favore né una contraria. La decisione è rimasta nelle mani della sola Commissione europea, proprio per l'impossibilità del Consiglio dei ministri Ue di trovare sulla questione una posizione comune. Il via libera riguarda anche altri tre alimenti biotech: si tratta della commercializzazione sul mercato europeo di una barbabietola da zucchero geneticamente modificata (l'H7-1) e di altre due mais ibridi biotech (il 1507xnk603 e il 603xmon810).
Complessivamente salgono a quindici i nuovi ogm che sono stati autorizzati nella Ue dal 2004. Tuttavia nessun ogm è stato ancora autorizzato per la coltivazione. Bruxelles deve ancora pronunciarsi sulla coltivazione di una patata transgenica.

A rischio anche la pizza?
Secondo il responsabile del tavolo agroalimentare della Ue, Ludger Fischer è a rischio anche la pizza: «In Europa ci si concentra soprattutto sull'etichetta per individuare la presenza di ogm nei prodotti», una situazione che secondo Fisher non ci mette al riparo da inconsapevoli degustazioni biotech, come nel caso della pizza. Potenziali rischi sono legati, dice l'esperto Ue, alla farina di granturco che «non ha ogm approvati» in Europa e che pertanto «ha pochi obblighi di etichettatura». «Il lievito, aggiunge, è quasi tutto ogm, per aumentarne il potere di lievitazione». Ma anche in questo caso «non ci sono obblighi di etichettatura». Poi gli additivi del gusto, «enzimi e acidi di soia». Quest'ultimi, riferisce Fischer, «sono approvati dall'Unione Europea», e in questo caso «il produttore ha l'obbligo di indicarlo in etichetta». Manca il formaggio: «potrebbe contenere enzimi ogm, rileva il responsabile Ue, ma, siccome vengono distrutti dal processo produttivo, non c'é l'obbligo di etichetta». E poi l'olio: «Questo, dice Fischer, é un punto delicato. Quelli di soia e di colza hanno una grande produzione a livello mondiale di ogm. Mentre non c'é produzione in Europa», che pure consente «l'importazione e l'esportazione» e «permette l'arrivo di questi prodotti».

martedì 23 ottobre 2007

Apple iPod Touch


Caratterizzato dalla rivoluzionaria interfaccia utente multi-touch di Apple che permette agli utenti di cercare e godersi tutta la propria collezione di musica, video e altro su un bellissimo display widescreen con il semplice tocco di un dito. Introdotta per la prima volta su iPhone, l’interfaccia multi-touch utilizza un nuovo software all’avanguardia per presentare la perfetta interfaccia utente per ciascuna applicazione.
L’iPod touch include inoltre capacità di rete wireless Wi-Fi, la prima in assoluto su iPod, e tre incredibili applicativi che ne fanno uso.
Safari, il browser più avanzato mai visto su un dispositivo mobile, permette agli utenti di visualizzare in modalità wireless pagine web allo stesso modo in cui appaiono sul proprio computer, ed è caratterizzata da funzioni come Google Search o Yahoo! oneSearch; l’applicazione YouTube di Apple permette agli utenti di guardare in modalità wireless oltre 10 milioni di video gratuiti dal sito Internet di video più famoso;
infine il nuovo iTunes Wi-Fi Music Store permette agli utenti di fare browsing, ascoltare in anteprima e acquistare, sempre in modalità wireless, canzoni singole o album dal negozio di musica online più famoso al mondo.
L’iPod touch è incredibilmente sottile, appena 8 mm, ed è disponibile a partire da €299 (versione da 8 Gbyte). La versione da 16 Gbyte costa 399 €.
Link ufficiale : Apple Ipod Touch

Concept phone modulare



Si chiama Brix l’originale concept phone modulare firmato dal designer coreano Seokwon Hong. Si presenta come un telefonino a pieno schermo, a touch screen, ma offre soprattutto l’opportunità agganciando altri cellulari, di aumentare in proporzione l’area dello schermo, in teoria all’infinito. E così i possessori possono condividere i loro file video, in giro, mettendo in comune i loro rispettivi telefonini! Si crea appositamente una cartella per consentire a tutti i cellulari di condividere gli stessi file.

La legge Levi - Prodi



Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.
La legge Levi-Prodi ridefinisce i requisiti che un mezzo di informazione deve possedere per essere ritenuto un "prodotto editoriale". L'idea alla base della riforma è la parificazione delle norme riguardanti le produzioni editoriali, a prescindere dal mezzo di informazione utilizzato (ad esempio, l'equiparazione delle testate giornalistiche informatiche e di quelle cartacee).
Il decreto ha suscitato grande scalpore in quanto è stato letto come un obbligo per ogni produzione online, inclusi blog e siti internet personali, all'iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC), a produrre dei certificati e a pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.
L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
Il 99% chiuderebbe.
Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.
Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento.
Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.
Il testo integrale del disegno di legge è disponibile a questo indirizzo.